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Se con la missione Crew-1 di SpaceX e NASA gli Stati Uniti hanno dimostrato di poter nuovamente raggiungere con continuità la Stazione Spaziale Internazionale, senza l’aiuto di altre agenzie spaziali, tutto sarà più semplice quando la controparte proposta da Boeing sarà pronta al debutto. A quanto pare procedono bene gli sviluppi della capsula Starliner CST-100, anch’essa facente parte del programma Commercial Crew Development della NASA e pensata per il medesimo scopo della Crew Dragon.

Boeing e NASA guardano al 29 marzo 2021 come data utile per la prossima missione dimostrativa, l’Orbital Flight Test 2. Il precedente volo risale al 20 dicembre 2019, quando a causa di un problema tecnico la capsula era entrata in un’orbita errata rispetto a quella prevista, cioè quella adatta per l’attracco alla Stazione Spaziale Internazionale. Fortunatamente, dopo aver raggiunto una posizione stabile, seppure nell’orbita sbagliata, la capsula aveva ricaricato le batterie a energia solare e poi era tornata sulla Terra, atterrando in sicurezza nel deserto del New Mexico.

Boeing ci vuole riprovare il prossimo anno, si tratterà ancora una volta di una missione senza equipaggio ma in caso di successo, il passo successivo potrebbe essere un volo test con astronauti a bordo. Il test è stato ritardato rispetto ai piani previsti e in questi mesi si è lavorato incessantemente sul software, al fine di evitare problemi simili.


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Di admin