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Apple Silicon M1 rappresenta una delle più interessanti novità dell’anno (avete visto come gira nella nostra recensione di Mac mini?), visto che il primo SoC proprietario di Apple sta dimostrando di avere le carte in regola per competere alla pari con le più blasonate proposte realizzate dall’ex partner di Cupertino Intel.

Nonostante i primi test sul campo stiano producendo risultati soddisfacenti, ci sono tanti elementi che ci ricordano che stiamo parlando di una piattaforma che – al momento – introduce non solo miglioramenti ma anche qualche limite, almeno in ambito macOS. Le prime macchine equipaggiate con M1, infatti, non sono in grado di eseguire nativamente Windows 10 tramite Boot Camp, una procedura che era ormai data per scontata e che permetteva a molti utenti di avere entrambi mondi su un solo hardware.

Apple non ha affatto chiuso le porte nei confronti di Microsoft ma, in attesa che le due aziende trovino una soluzione ufficiale, una prima pezza potrebbe arrivare attraverso la via della virtualizzazione, come ha recentemente mostrato su Twitter lo sviluppatore Alexander Graf.


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Di admin