Forse in molti hanno sentito dire che i business di internet hanno il grande pregio di essere scalabili con una certa facilità: una volta che un servizio funziona per 1.000 persone, è relativamente facile farlo funzionare per 1 milione. Ecco perché si diventa giganteschi quasi dall’oggi al domani (pensiamo per esempio a Zoom: sei mesi fa non lo conosceva nessuno, oggi ha oltre 500 milioni di utenti attivi). Ma ogni medaglia ha il suo rovescio: se c’è un bug o un problema a monte del servizio, le ripercussioni sono potenzialmente enormi.
Nelle scorse ore c’è stato un guasto in un datacenter di AWS, ovvero Amazon Web Services, uno dei provider di cloud computing più grandi e diffusi al mondo, e un gran numero di siti e servizi online si è ritrovato offline o in grande difficoltà. Questo è un elenco molto parziale dei siti e servizi che sono andati down:
- 1Password
- Adobe Spark
- Servizi Autodesk
- Coinbase
- Flickr
- iRobot
- RadioLab
- Roku
- Shipt
- Giornali come Washington Post, Tampa Bay Times, Capital Gazette, Philadelphia Inquirer
- Non confermato, ma Downdetector ha rilevato molte segnalazioni nelle scorse ore anche per PUBG, che usa server AWS insieme a quelli di Microsoft Azure
- Segnalati alcuni problemi anche per Amazon.com
Il guasto è durato per un bel po’ – più o meno dal pomeriggio di ieri fino a questa mattina (ora nostra). L’aggiornamento finale di Amazon che diceva “tutto risolto” è arrivato alle nostre 8:43 di oggi. A cadere è stato un server della regione US-EAST-1, quindi il grosso dei disservizi l’hanno subìto gli americani. Fortunatamente i database di meme sono rimasti online, così è stato possibile scherzarci un po’ su.