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È stato un trimestre piuttosto fiacco per il mercato delle memorie flash NAND: rispetto al Q2 le spedizioni sono cresciute del 9%, ma i prezzi medi di vendita sono calati della stessa cifra percentuale. Come abbiamo visto questa mattina, l’incremento di domanda in vari settori dell’elettronica di consumo è stato reale, ma spesso riguarda segmenti e dispositivi che non offrono grandi margini. I chromebook sono in fase di espansione, per esempio, ma in genere sono dispositivi economici con memorie di archiviazione piuttosto limitate.

Lato business, invece, questo trimestre paga un po’ il boom di quelli precedenti, in cui c’è stata la corsa all’accumulo di scorte onde evitare brutte ricadute della pandemia di COVID-19. Da considerare anche la situazione di Huawei, che da settembre si è vista inasprire ulteriormente il ban degli Stati Uniti e non ha più possibilità di fare affari con la stragrande maggioranza dei produttori di chip internazionali; anche il colosso cinese, insomma, ha dovuto accumulare quante più scorte possibili per riuscire ad andare avanti, almeno per un po’.

In ogni caso, Samsung mantiene salda la propria posizione di leadership del settore, con quote pari al 33,1% (un incremento di 1,7% rispetto al trimestre precedente) e un fatturato (4,8 mld di dollari) in crescita del 5,9%. Kioxia, precedentemente nota come la divisione memorie di Toshiba, ha avuto un ottimo aumento del fatturato – +24,6%, 3,1 miliardi di dollari – e rafforza la propria seconda posizione con il 21,4% di quote (+4,2%).


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Di admin