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Huami sta diventando una forza sempre più rilevante nel settore degli indossabili: noi la conosciamo principalmente per gli smartwatch e le smart band del marchio Amazfit, che più recentemente si è inserito anche nel mondo degli auricolari TWS. E con il marchio Zepp ha alzato ulteriormente l’asticella: si pensi a Zepp E, o al più recente Zepp Z, indossabili esteticamente più prestigiosi. Come se non bastasse Huami produce anche per Xiaomi la Mi Band, che è una delle smart band economiche più vendute in tutto il mondo.

Ed è proprio l’ultima generazione di Mi Band la principale responsabile degli ottimi risultati finanziari ottenuti dall’azienda cinese nel terzo trimestre di quest’anno: sono 15,9 milioni i dispositivi spediti, pari a un incremento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il 49,5% dei prodotti è stato spedito all’estero, creando quindi un bilanciamento quasi perfetto tra gli affari locali e quelli internazionali. Il fatturato è stato di circa 339,35 milioni di dollari, pari a una crescita del 20% sempre su base annua. L’incremento di liquidità ha permesso a Huami di ampliare il proprio budget per la ricerca e sviluppo (+38,8%, 26,3 milioni di dollari) e per il marketing (+104,2%, 17,56 milioni di dollari).

Quest’anno Huami si è anche espansa in altre categorie di gadget IoT, relative per lo più al fitness: al CES 2020 aveva presentato due tapis roulant intelligenti, e appena qualche giorno fa una bilancia, sempre smart. Entro fine anno dovrebbero arrivare ancora almeno quattro smartwatch: Bip U Pro, GTR 2e, GTS 2e e GTS Mini. Sembra che il loro lancio sarebbe dovuto avvenire prima, ma la pandemia da coronavirus ha costretto l’azienda a posticipare.


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Di admin