Nonostante ban, sanzioni e ostracismo occidentale, Huawei continua a guidare la carica nello sviluppo delle tecnologie di rete e comunicazione wireless: sono ben 8.607 i brevetti che il colosso cinese ha depositato in questa categoria nel periodo tra gennaio e ottobre 2020. L’americana Qualcomm, per contro, si ferma in seconda posizione a 5.807 brevetti, seguita molto da vicino da Oppo, un’altra cinese, con 5.353.
Accorpando i dati per Paese, i dati raccolti dalla cinese IncoPat evidenziano che Cina e Stati Uniti sono in testa a pari merito, con il 32% di quote ciascuna; il Giappone segue a grande distanza con il 15%, mentre la Corea del Sud, patria di due colossi come Samsung e LG, si ferma al 7%.
Come sappiamo Huawei è stata isolata dai rapporti commerciali con aziende americane e aziende estere che basano i loro prodotti prevalentemente su tecnologia americana, ed è stata esclusa dalla corsa al 5G in molti Paesi occidentali; ma può continuare a lavorare nello sviluppo degli standard di telecomunicazione con il resto dei protagonisti (gli USA hanno dovuto fare alcune correzioni al ban per rimanere rilevanti).