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Si avvicina il lancio di Resident Evil Villageatteso su tutte le piattaforme per questo weekend – e quale miglior occasione quindi per dare uno sguardo all’evoluzione della saga sin dalle sue origini? La serie ideata nel 1996 da Shinji Mikami festeggia proprio nel 2021 i suoi 25 anni e nel corso di questo quarto di secolo è notevolmente cambiata (non sempre incontrando il favore dei fan) per adattarsi all’evolversi dell’industria videoludica.

Il nuovo capitolo ormai alle porte ci permette di consolidare quelli che sono i tratti salienti dei principali filoni che si sono creati in questi 25 anni (escludiamo i titoli spin off come i Survivor, gli Outbreak, i Chronicles, Operation Raccoon City, Umbrella Corps e i remake), in modo da avere un quadro più chiaro del percorso intrapreso da Capcom.

IL PERIODO D’ORO DELL’UMBRELLA

La saga di Resident Evil può essere divisa in tre filoni principali. Il primo è quello che include tutte le storie che potremo iscrivere nel “periodo d’oro della Umbrella”, ovvero tutte quelle che raccontano di avvenimenti accaduti mentre la casa farmaceutica fondata da Ozwell E. Spencer era ancora una corporazione attiva e terribilmente influente. In questa fase troviamo i giochi che appartengono alla trilogia originale e titoli come Resident Evil Zero e Code Veronica, tutti accomunati da uno stile di gioco molto più classico, lento e basato su inquadrature con telecamere fisse, dove i principali nemici sono zombi e altre creature spaventose originate dal Virus T e dalle sue diverse varianti (a cominciare dal G).


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Di admin