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La crisi che sta colpendo il mercato dei semiconduttori è ancora lontana dalla conclusione e, secondo le ultime dichiarazioni del CEO di Intel Pat Gelsinger, potrebbe continuare ancora per i prossimi due anni. Nonostante gli sforzi profusi sino ad ora, infatti, la situazione non tornerà alla normalità nell’immediato e le considerazioni di Gelsinger riflettono le posizioni espresse anche da altre importanti aziende del settore, come le fonderie taiwanesi di TSMC.

Secondo quanto riferito dal CEO Intel al WallStreetJournal, il 2021 sarà un anno cruciale per l’azienda – specialmente dopo la chiusura di un trimestre non proprio soddisfacente – e in tutto ciò bisognerà fare i conti con la scarsa capacità produttiva della filiera, almeno sino a quando non verranno realizzati nuovi impianti in grado di sostenere la domanda. Quest’ultimo punto rientra nel piano esposto da Intel lo scorso marzo, ma occorrerà diverso tempo prima che si passi dalle parole ai fatti.

Il tema è così serio e importante al punto di essere stato discusso anche alla Casa Bianca nelle scorse settimane. Anche in quell’occasione è emersa la necessità di rafforzare la capacità produttiva mondiale, passando anche per la creazione di nuove linee produttive direttamente negli Stati Uniti, in modo da ridurre la dipendenza dalla filiera cinese. Gelsinger ritiene che gli investimenti richiesti affinché ciò si possa concretizzare sono ingenti, ma si tratta comunque si un aspetto che dovrà essere affrontato e tenuto in seria considerazione.


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Di admin