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Chi l’ha detto che i social network devono avere un numero di partecipanti sterminato, che non necessariamente si conoscono nel mondo reale? Negli anni scorsi non sono mancati esempi di reti social introdotte per mettere in connessione gruppi di utenti appartenenti a realtà molto più circoscritte rispetto a quelle in cui si trovano gli iscritti a Facebook o Twitter, ad esempio i cittadini dello stesso quartiere (ved. Nextdoor). Enfatizzando ancor di più questo approccio alle reti social, nulla vieta di creare una rete che leghi solo i condòmini. Nasce così Domi, presentata come il primo social network di condominio. Una soluzione ricca di opzioni pensata per i condòmini più smart, ai quali vanno stretti i classici gruppi WhatsApp.

L’app si presenta con un biglietto da visita interessante: è gratuita, disponibile per dispositivi Android e iOS e permette di svolgere utili funzioni, nel pieno rispetto della privacy e della riservatezza dei dati – garantiscono gli sviluppatori – ad esempio:

  • contattare l’amministratore e il custode
  • segnalare un problema
  • chattare con i vicini di casa
  • condividere informazioni sui professionisti di fiducia e aggiungere alla lista quelli suggeriti dai vicini

Uno dei vantaggi rispetto a WhatsApp è che Domi può sostituire l’app di messaggistica rendendo le interazioni meno caotiche e dispersive – stesso dicasi per quelle via mail. La struttura delle comunicazioni riprende infatti quella dei social network basata su post, commenti e like, tramite i quali si possono canalizzare le discussioni sugli argomenti più rilevanti.


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Di admin