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Il telescopio spaziale James Webb è ormai pronto a partire per lo spazio: il suo lancio è stato ritardato dalla pandemia e rischedulato proprio per il 2021. Di questo gioiello della tecnologia abbiamo parlato abbondantemente in passato, rivivendone i momenti del suo assemblaggio sino a carpirne i segreti della sua struttura a origami. Ora la NASA condivide gli ultimi sviluppi che riguardano in particolare lo schermo solare, finalmente pronto ad affrontare il viaggio di 1,5 milioni di chilometri nello spazio profondo.

Una volta dispiegato, lo schermo solare a cinque strati misura 21×14 metri – in pratica è grande quanto un campo da tennis – ed è stato progettato per piegarsi attorno al telescopio e per essere stivato all’interno del razzo Ariane 5 in un diametro di 5,4 metri (resterà chiuso durante i primi sette giorni nello spazio). Ora è stato ripiegato e compattato, un’operazione che ha richiesto particolare impegno (e tempo: 1 mese!) da parte degli esperti che lavorano presso il Northrop Grumann a Redondo Beach, in California.

A COSA SERVE

Proteggerà il preziosissimo telescopio a infrarossi dalle temperature estreme dello spazio, dai 110 °C cui sarà esposto lo strato esterno fino ai -237 °C del lato interno che volge verso lo spazio profondo. Gli specchi e i sensori necessitano di operare a temperature basse e controllate per poter rilevare i dati in modo corretto. In modo altrettanto corretto è previsto che lo schermo solare si possa riaprire e mantenere la forma una volta che entrerà in funzione, esattamente come un paracadute.


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Di admin