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Come tutte le altre grandi aziende che operano nel campo tech e delle telecomunicazioni (l’ultima in ordine di tempo è stata Google), anche Nokia – quella “vera”, ovvero la società che si occupa di infrastrutture di rete – rinnova il proprio impegno per l’ambiente fissando nuovi obiettivi ancora più ambiziosi rispetto al passato.

Gli sforzi in materia ambientale e di riduzione della propria impronta ecologica sono stati ricalibrati: entro il 2030 le emissioni generate dalle sue attività e dai prodotti saranno ridotte della metà rispetto a quelle generate nel 2019, nel rispetto dello scenario che prevede un riscaldamento globale limitato a 1,5 °C e dunque più stringente rispetto a quello preso in considerazione fin dal 2017 di un aumento della temperatura di 2 °C.

L’intenzione è quella di estendere gli Science Based Targets (¹) a tutti i prodotti che costituiscono l’offerta aziendale ed alle attività, dalla logistica alle singole fasi della filiera produttiva, dall’assemblaggio dei fornitori alle operazioni direttamente imputabili a Nokia. “Una corsa contro il tempo“, l’ha definita Pekka Lundmark, Presidente e CEO di Nokia dal marzo dello scorso anno. Ed è per questo che gli obiettivi vanno via via ridefiniti per conciliare l’offerta con il principio di sostenibilità ambientale.


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Di admin