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Una multa record, questo è quanto ha stabilito una giuria del Texas che ha deciso che Intel dovrà pagare 2,18 miliardi di dollari per la violazione di due brevetti. Nel dettaglio, la causa è stata intentata VLSI Technology LLC detentrice dei diritti per i due brevetti che in precedenza appartenevano a NXP Semiconductors (società scorporata da Philips nel 2006) e che la stessa aveva acquistato da Freescale Semiconductor nel 2015 (a sua volta uno spinoff di Motorola).

I brevetti in oggetto sono entrambi incentrati sulle tecnologie mirate alla riduzione/ottimizzazione dei consumi dei chip di elaborazione, una funzionalità che sostanzialmente varia la tensione applicata in base al carico richiesto. Secondo quanto dichiarato e sostenuto dai legali di VLSI, il primo brevetto violato da Intel è quello relativo alla metodologia di memorizzazione della tensione minima di un determinato chip, un sistema che prevede in pratica lo storage di queste informazioni nella memoria volatile del computer.

ALTRO BREVETTO, STESSA STORIA

Il secondo brevetto ha più o meno lo stesso intento e riguarda l’alterazione dinamica della frequenza di clock del BUS per contenere i consumi di un chip/processore. In entrambi i casi Intel ha chiaramente ribattutto di non aver copiato queste tecnologie da NXP, dichiarando al contrario di aver sviluppato delle soluzioni proprietarie decisamente più avanzate.


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Di admin