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Il travagliato iter che porterà all’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A (dal 2021 al 2024) sta vivendo in queste ore un confronto indiretto tra i due principali antagonisti: Sky e DAZN. La pay TV satellitare ha recapitato ieri una missiva ai vertici del calcio italiano per esprimere le proprie preoccupazioni in merito all’accordo siglato da DAZN e TIM. Sono due i punti critici sottolineati dall’amministratore delegato di Sky Italia, Maximo Ibarra: il potenziale danno alla concorrenza causato da TIM agli altri operatori delle telecomunicazioni e l’accentramento delle trasmissioni su un’unica piattaforma.

La risposta di DAZN è arrivata a stretto giro per ribattere punto su punto:

La possibile acquisizione dei diritti Tv della Serie A per le prossime tre stagioni da parte di DAZN rappresenterebbe un’importante occasione per l’apertura del mercato della pay tv e sarebbe inoltre l’occasione per accelerare in modo deciso il processo di digitalizzazione e ammodernamento del Paese. I contenuti di DAZN continuerebbero ad essere fruiti, come già avviene oggi, attraverso i servizi di banda larga di tutti gli operatori telefonici e i dispositivi disponibili. Anche perchè DAZN, come del resto Netflix, Amazon e Disney+, rappresenta il futuro della distribuzione e della fruizione dei contenuti video che i consumatori possono vivere in assoluta libertà e comodità. Appare, da ultimo, particolare la preoccupazione espressa circa una penalizzazione dei tifosi che, si dice, non avrebbero più garantita una pluralità di visione, considerando che il mercato del calcio è storicamente caratterizzato da un soggetto dominante come anche emerso dalle recenti decisioni di Agcm.


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Di admin