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Qualcomm progetta e sviluppa i suoi processori Snapdragon, utilizzati ormai nella maggior parte degli smartphone Android, pur non producendoli internamente. Nel corso degli anni, infatti, la società di San Diego ha esternalizzato la produzione a due delle più grandi ed avanzate fonderie conto terzi al mondo, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) e Samsung Foundry.

A Samsung è stata affidata negli scorsi anni la produzione dello Snapdragon 820, SoC realizzato con processo produttivo a 14 nm, e dello Snapdragon 835 e Snapdragon 845, entrambi con un processo a 10 nm. Per lo Snapdragon 855 da 7 nm, invece, si è rivolta a TSMC per poi tornare nuovamente da Samsung sia per lo Snapdragon 865 da 7 nm che per lo Snapdragon 888 da 5nm lanciato lo scorso dicembre.

Per i processori che arriveranno il prossimo anno, tuttavia, Qualcomm tornerà probabilmente ad affidarsi a TSMC. Citando fonti industriali, Digitimes ha riportato che per il suo processore 5G di nuova generazione che verrà annunciato verso fine anno sarà ancora una volta Samsung Foundry a produrlo utilizzando il nodo a 5nm. Tuttavia, nel 2022, Qualcomm tornerà presumibilmente alla corte dell’ambiziosa società taiwanese per un processore realizzato con il processo a 4 nm.


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Di admin