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Airbnb sta vivendo un momento particolare, così come del resto tutto il settore del turismo. In questo caso, però, la situazione è ancor più difficile da interpretare, quasi paradossale: da un lato la crisi dovuta alla pandemia, costata licenziamenti e dolorosi tagli, dall’altro il grande successo registrato in Borsa a dicembre in occasione della quotazione sui mercati azionari, vero ossigeno per le casse della società.

Una cosa è comunque certa: il turismo, gli affitti e tutte le abitudini che sino ad oggi hanno caratterizzato i nostri spostamenti – vuoi per diletto, vuoi per lavoro – non saranno più uguali a prima. E non è neppure detto che siano peggio: semplicemente, la crisi generata dalla pandemia ha accelerato un processo di cambiamento, influenzato – certo – dalla necessità di garantire standard di sicurezza (sanitaria) e la massima flessibilità. Ed è su quest’ultimo aspetto che Airbnb si è concentrata per aggiornare la sua offerta.

É difficile avere certezze in questo periodo: ecco dunque l’idea di rendere la proposta di Airbnb sempre più flessibile, strategia su cui l’azienda punta anche per quando l’emergenza sanitaria sarà definitivamente passata.


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Di admin