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La crisi del mercato dei semiconduttori – che sta causando grosse carenze per quanto riguarda la fornitura di chip a livello globale – è ufficialmente tra i dossier dell’amministrazione Biden, la quale pare intenzionata ad intervenire direttamente per provare a porvi rimedio.

L’intenzione era già emersa negli scorsi giorni, quando le principali aziende del settore si sono rivolte al Governo degli Stati Uniti affinché valutasse delle misure in grado di rispondere efficacemente alla crisi della filiera produttiva. Ora sembra che finalmente ci siamo e che il presidente Biden sia pronto a firmare l’ordine esecutivo che darà il via all’analisi di 100 giorni che porterà il National Economic Council e il National Security Council ad esaminare la filiera produttiva di alcuni dei prodotti più importanti (tra cui la produzione di chip e di batterie ad alta capacità) al fine di evidenziare tutti i possibili colli di bottiglia che ne hanno causato il blocco.

Analisi che dovrà portare anche soluzioni e linee di condotta da praticare nel prossimo futuro, ma che non avrà effetti immediati in quanto serviranno poco più di 3 mesi solo per svolgere l’indagine. Tra le ipotesi suggerite dai produttori – tra cui Intel, Qualcomm, Nvidia e AMD – c’è la richiesta di una tassazione agevolata e maggiori contributi al settore che permettano di riportare negli Stati Uniti una buona fetta della capacità produttiva al momento impegnata in Asia, al fine di evitare future crisi derivanti dal conflitto commerciale.


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Di admin