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Mentre le principali aziende tech lavorano a metodi di monitoraggio del sonno sempre più precisi, c’è chi vuole scendere ancora più a fondo ed offrire analisi ancora più dettagliate su ciò che avviene mentre dormiamo. Un gruppo di scienziati è riuscito a comunicare con persone che stavano sognando: è la prima volta che succede. I sognatori sono riusciti a rispondere a semplici domande “sì/no”, e a compiere correttamente delle elementari operazioni aritmetiche. La scoperta rappresenta un importante progresso nello studio delle dinamiche dei sogni, che fondamentalmente sono ancora un grosso mistero per noi, ma non solo: potrebbe aiutarci a capire come funziona la nostra memoria, e qual è il suo rapporto con la fase onirica (al momento la teoria più accreditata è che i ricordi vengano “scaricati su hard disk”, e trasformati in memorie a lungo termine, proprio mentre si dorme).

IL SOGNO LUCIDO È LA CHIAVE DI ACCESSO

Credits: Pixabay

Il team di ricercatori proviene dalla Northwestern University dell’Illinois, e ha collaborato con diversi laboratori indipendenti sia negli USA sia in Europa (precisamente Paesi Bassi, Francia e Germania). I sognatori erano tutti esperti nella pratica del cosiddetto sogno lucido, in cui si è coscienti di stare sognando e che permette al sognatore di prendere controllo della “regia” del sogno, arrivando ad alterare l’ambiente e gli eventi onirici. Gli scienziati hanno insegnato ai partecipanti una serie di tecniche di comunicazione a due vie, altri si sono esercitati con stimoli sensoriali luminosi e sonori.


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Di admin