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Sono passati ormai 9 anni da quando YouTube inaugurò i suoi primi Spaces, dei luoghi fisici pensati per dare supporto ai creatori di contenuti emergenti. Nati nel 2012, gli YouTube Spaces permettevano di accedere a dei veri e propri studi di produzione professionali in alcune delle principali città del mondo (si trovano a Berlino, Londra, Parigi, Tokyo, Rio, New York e Los Angeles), grazie ai quali i creator potevano migliorare la qualità dei propri lavori e dare vita ad un ambiente fertile e ricco di idee creative per preparare la prossima generazione di contenuti.

Poi tutto è cambiato: è arrivata la pandemia e con essa sono spariti gli eventi fisici e le possibilità di aggregazione, motivo per il quale YouTube ha temporaneamente chiuso gli Spaces in attesa della fine dell’emergenza sanitaria. Sembra però che il destino degli Spaces sia già segnato per sempre, dal momento che YouTube ha recentemente annunciato che non intende riaprire le strutture attualmente chiuse, preferendo percorrere un’altra strada, quella degli eventi virtuali.

Ebbene sì, la manifestazione fisica di una delle piattaforme più famose del web è ormai giunta al capolinea e si appresta a rientrare nei canoni da cui deriva. Nel corso del 2020, infatti, YouTube ha cominciato a realizzare sessioni ed eventi virtuali che le hanno permesso di raggiungere un maggior numero di creator, attraverso dei veri e propri workshop e appuntamenti in diretta che hanno gradualmente reso superflua l’esistenza degli YouTube Spaces.


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Di admin