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Alla fine la rottura c’è stata: Facebook ha deciso di interrompere la possibilità di condividere link e news per tutti gli utenti e le pagine australiane. La mossa, senza precedenti, arriva a poche ore dall’approvazione della modifica al Consumer Act 2010 che altera fortemente lo scenario dell’editoria online.

Il tema era diventato centrale già dal mese di gennaio, quando Google aveva esternato la sua minaccia di abbandonare il mercato australiano qualora la modifica fosse passata. In sostanza questa impone il pagamento agli editori da parte delle piattaforme di condivisione nelle quali vengono pubblicati articoli, notizie o qualsiasi altro materiale assimilabile. Ciò significa che motori di ricerca come Google o social network come Facebook, dovranno trovare accordi con i singoli editori per stabilire una forma di compenso che tenga conto anche delle azioni di condivisione fatte dagli utenti all’interno dei loro servizi.

Nonostante le minacce iniziali – che hanno subito portato Microsoft a dichiarare di essere pronta a sostituirsi alla casa di Mountain View -, al termine dei 3 mesi di adeguamento concessi, Google ha siglato un accordo con l’editore News Corp di Ruperth Murdoch, riuscendo quindi ad inquadrarsi in maniera corretta all’interno del nuovo ordinamento australiano e non solo. L’accordo con Murdoch, infatti, ha valenza globale, ha una durata di 3 anni e al suo interno rientrano tutte le principali testate del gruppo, tra cui colossi come Wall Street Journal, New York Post, Times, Sun, Herald Sun, Daily Telegraph e molti altri ancora.


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Di admin