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Proseguono le indagini sul caso GameStop, anzi, si estendono coinvolgendo diverse agenzie governative degli Stati Uniti che vogliono capire se l’attacco fomentato dai Redditor non nasconda piuttosto un piano più esteso di manipolazione del mercato.

Il Dipartimento di Giustizia è partito dall’analisi di questo grafico:

Il titolo GME ha chiuso a 347,51 dollari il 27 gennaio, e poi una punta addirittura di 483 dollari il giorno successivo, per poi crollare sino agli attuali 51,10 dollari. Il timore è che si sia trattato di una frode denominata in gergo pump-and-dump (pompa e sgonfia): prima faccio alzare il prezzo di un titolo a bassa capitalizzazione diffondendo informazioni false, poi rivendo lo stesso titolo a un prezzo decisamente superiore rispetto a quello pagato per acquistarlo.


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Di admin