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Tre italiani su cinque non conoscono i pericoli nascosti della pirateria, né il suo collegamento con le organizzazioni criminali. Sono le evidenze che emergono da uno studio commissionato da Fact, organizzazione britannica attiva nella protezione della proprietà intellettuale, e condotto da Opinium tra il 4 e il 5 gennaio 2021 su un campione di 1000 consumatori in Italia.

La ricerca ha evidenziato che nel periodo natalizio, complici le restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19, l’uso della tecnologia ha subìto un’ulteriore accelerazione e in molti hanno acquistato o ricevuto in regalo dispositivi per vedere film, sport e programmi TV.

Tra i consumatori esaminati, l’86% si dichiarava consapevole dell’illegalità della pirateria, ma la maggior parte (il 60%) era all’oscuro dei principali rischi associati al fenomeno. Sempre il 60% degli intervistati si è ammesso inizialmente tentato dalla fruizione gratuita, attraverso i propri dispositivi tecnologici, di contenuti premium come sport e film, cedendo alle avances dei siti illeciti; una volta appresi i rischi legati al fenomeno – tra cui furti d’identità, malware, virus, frode e contatti con le organizzazione criminali la maggior parte dei fruitori ha ammesso di aver cambiato la propria percezione riguardo al tema e il 40% di loro si è dichiarato intenzionato a sconsigliare ai propri conoscenti l’utilizzo delle piattaforme illegali. Il problema rimane, ancora una volta, una scarsa conoscenza del fenomeno e dei gravi rischi ad esso collegati.


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Di admin