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Samsung starebbe considerando di investire oltre 10 miliardi di dollari per la realizzazione di un’enorme “fab”, in gergo una fonderia o fabbrica in cui si producono microprocessori, in Texas. Lo dice Bloomberg, e la notizia per chi segue un po’ da vicino il settore è tutto fuorché inaspettata: appena qualche settimana fa segnalavamo che l’altro gigante del settore, la taiwanese TSMC, quest’anno avvierà le opere di costruzione di… Quasi esattamente la stessa cosa, ovvero un’enorme fonderia, anche se in Arizona invece che in Texas, con l’obiettivo di renderla operativa entro il 2024.

SEMPRE PIÙ VICINI AI COLOSSI TECH AMERICANI

Gli Stati Uniti sono un mercato chiave per tutto il mondo tech, naturalmente, e anche se il grosso della produzione avviene ancora in Cina i grossi avvenimenti dell’ultimo anno, come la pandemia da coronavirus e la politica di guerra commerciale con Pechino portata avanti da Trump ha spinto i grandi colossi a riorganizzare la propria supply chain, cercando di decentralizzarla quanto più possibile.

La dirigenza di un altro colosso della produzione di elettronica, Foxconn aveva detto, qualche mese fa, che i giorni da fabbrica del mondo della Cina erano ormai finiti. Sempre più aziende americane stanno imboccando la strada della progettazione di chip custom, nell’intento di massimizzarne l’efficienza e la potenza – non solo nel mondo dell’elettronica di consumo, ma anche e soprattutto in quella dei datacenter. Entro qualche anno, una fonderia allo stato dell’arte su suolo americano potrebbe essere fondamentale per rimanere competitivi, almeno ai massimi livelli.


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Di admin