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Si conclude positivamente – per gli editori – il lungo scontro tra Google e le autorità francesi che ha avuto origine nel 2019, quando l’azienda di Mountain View mise in atto un aggiramento strategico della nuova normativa europea sul copyright. In quell’occasione, infatti, Google tentò di superare le nuove regole – che avrebbero costretto la società a remunerare gli editori per l’utilizzo degli snippet (le poche righe di anteprima di un articolo) che compaiono nei risultati di ricerca – con una contromossa decisamente efficace: se una realtà giornalistica vuol comparire nella ricerca Google, deve concedere gratuitamente i propri diritti sullo snippet, pena la rimozione dai risultati (e sappiamo bene che non comparire su Google equivale a non esistere sul web).

La Francia non è rimasta a guardare e i risultati degli scontri di questi anni culminano oggi con un accordo tra Google e l’Alleanza della stampa francese (Alliance de la presse d’information générale, APIG), grazie al quale viene definito un primo inquadramento che consentirà agli editori di ricevere una remunerazione per l’utilizzo del materiale protetto da diritto di copyright.

Google aveva già cominciato a prendere accordi di licenza con alcune delle principali realtà francesi – come Le Monde e Le Figaro -, ma ora questa possibilità verrà estesa a tutti i membri dell’APIG, con i quali Google stringerà degli accordi individuali che prevederanno compensi per tutti i diritti connessi e consentiranno l’accesso al programma News Showcase, il programma lanciato lo scorso ottobre che porta sul piatto 1 miliardo di dollari dedicati proprio al mondo dell’editoria.


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Di admin