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Huawei sta da tempo preparando il grande salto verso una piattaforma proprietaria: un’idea che era già nei piani dell’azienda, ma che il ban imposto dagli USA ha reso urgente e necessaria, accelerandone i tempi. Si pensava che l’esordio della versione stabile di HarmonyOS sarebbe stato sui nuovi flagship della serie P50 (da noi dovrebbero arrivare ancora con l’opzione Android), e probabilmente sarà così, nella misura in cui si tratterà dei primi modelli ad esserne equipaggiati fin dal lancio. Ma di fatto il primo dispositivo a fare il salto è un altro, ed è anche l’ultimo top di gamma con i Servizi Google, ovvero il P30 (se siete curiosi di sapere quali altri prodotti dovrebbero essere aggiornati, QUI trovate una lista dei papabili).

Alcuni utenti cinesi proprietari di Huawei P30, infatti, nella giornata di oggi hanno segnalato l’arrivo dell’aggiornamento, che porta la build 2.0.0.33 di HarmonyOS.

Attorno al sistema operativo del colosso cinese si sono già sollevate le prime perplessità per via di una marcata somiglianza con Android: l’azienda ha risposto precisando che non si tratta di una copia del robottino, perché è una piattaforma pensata per lavorare su un intero sistema di dispositivi. E pensa già in grande: per fine 2021 prevede che ci saranno 300 milioni di smartphone (di Huawei ma anche di altri produttori) con HarmonyOS. Ovviamente in quest’ottica è l’enorme mercato cinese ad essere l’obiettivo più concreto, quello da conquistare subito: sul mercato occidentale è facile immaginare una certa resistenza, almeno all’inizio.


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Di admin