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Mentre la Coalition for a Safer Web cerca di costringere Apple a rimuovere Telegram da App Store, accusando l’app di messaggistica di essere terreno fertile per estremisti e terroristi al pari di Parler, il suo fondatore Pavel Durov è passato ai fatti pubblicando un aggiornamento riguardo le azioni intraprese nelle ultime due settimane contro la diffusione di gruppi e canali particolarmente inclini all’incitamento all’odio.

Il post di Durov – che potete reperire sul suo canale ufficiale, linkato in Fonte – sottolinea sin da subito il peso reale dell’utenza statunitense all’interno della sua piattaforma: parliamo di appena il 2% della base utenti, una cifra di per sé molto bassa se raffrontata al totale, ma non per questo meritevole di minori attenzioni per quanto riguarda l’attività di monitoraggio portata avanti dal team di Telegram.

Durante le ultime due settimane, infatti, Telegram ha seguito con particolare attenzione la scia dei fatti collegati all’assalto di Capitol Hill e nel corso della settimana appena passata sono state intraprese diverse azioni. In particolare viene citata la chiusura di molti canali statunitensi che incitavano alla rivolta, in cui sarebbero state condivise centinaia di chiamate alla violenza che, altrimenti, avrebbero potuto raggiungere decine di migliaia di iscritti.


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Di admin