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Apple si sta impegnando molto per implementare la tecnologia di dissipazione del calore “vapor chamber” negli iPhone, secondo l’arcinoto analista di TF Securities Ming-Chi Kuo. A causa degli elevati standard qualitativi di Apple, non è del tutto certo che il sistema sarà pronto già per gli iPhone 13, o comunque si chiameranno i dispositivi di nuova generazione presentati quest’anno; in effetti la tecnologia è in fase di sviluppo già da qualche tempo, ma non si è ancora giunti a risultati che la Mela si senta di definire accettabili.

È comunque molto probabile che Apple veda l’adozione delle vapor chamber come un passaggio obbligato, per tenere a bada i “bollenti spiriti” dei chip sempre più sofisticati e potenti – in particolare le CPU e i modem 5G. Lo stesso iPhone 12, il primo Melafonino a integrare la connettività di ultima generazione, tende notoriamente a scaldarsi un po’ più del dovuto quando è connesso alle reti 5G.

iPhone a parte, la tecnologia della vapor chamber è diffusissima un po’ in tutti i settori dell’high tech – soprattutto in quello di notebook, PC, tablet e smartphone. Il principio spiegato in poche parole è il seguente: i componenti più critici dal punto di vista delle temperature (di solito processori, GPU, modem) sono collegati a dei “tubi”, solitamente in rame, in cui scorre un liquido, solitamente acqua. Il calore si trasferisce dal chip al rame, e dal rame al liquido, che arriva ad evaporare e si sposta nel tubo in un’area meno critica, in cui la pressione è più bassa.


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Di admin