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Assentarsi dal lavoro perché si aderisce ad uno sciopero o a causa di una malattia non può essere valutato allo stesso modo di chi lo fa per futili motivi. Eppure per “Frank”, l’algoritmo sviluppato da Deliveroo – popolare servizio di consegna di cibo a domicilio su cui ha investito anche Amazon – per selezionare i rider a cui affidare le consegne, non fa differenza.

Il Tribunale di Bologna ha reputato il meccanismo illegittimo perché discrimina i lavoratori, non tenendo conto delle motivazioni che hanno determinato l’assenza e ha condannato Deliveroo al versamento di 50.000 euro ai ricorrenti (la sentenza è del 31 dicembre scorso).

COSA FA(CEVA) FRANK, L’ALGORITMO DISCRIMINATORIO

La premessa è che Frank è stato impiegato sino a novembre dello scorso anno, ed allo stato attuale non viene più utilizzato per definire il ranking reputazionale di ciascun rider, ovvero il sistema che classifica gli addetti alle consegne assegnando loro una votazione. Un voto alto significava – spiega l’avvocato Carlo de Marchis che ha agito contro Deliveroo – avere accesso preventivo all’assegnazione degli slot migliori per orari e zone da coprire.


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Di admin