CONDIVIDI:

Le piattaforme digitali possono dare un importante contributo alla lotta contro la pandemia, basti pensare all’importanza di una corretta informazione che i gestori dei social si stanno impegnando a garantire. Ma tramite i canali digitali, come quelli che mettono in contatto con shop online, possono viaggiare ben altre informazioni e prodotti, ad esempio farmaci che, se assunti senza prescrizione medica, possono risultare dannosi per chi li assume.

Proseguono quindi anche in Italia gli sforzi delle autorità volte a contrastare queste pericolose iniziative: l’ultimo in ordine di tempo è quello che è stato compiuto dai Carabinieri del Nas in collaborazione con il Ministero della Salute che ha determinato l’oscuramento di 102 siti che vendevano farmaci anti Covid. I siti web, collocati su server esteri ed i cui gestori non erano individuabili, contenevano pubblicità e offerte di vendita, anche in lingua italiana, di vari medicinali che nel corso dei mesi sono stati collegati all’emergenza Covid.

Oltre a farmaci che possono essere venduti solo in farmacia e su prescrizione medica, i siti incriminati proponevano anche diversi medicinali specifici legati all’infezione da Sars-Cov-2 ma che non possono essere certamente distribuiti così a cuor leggero come si fa per un qualsiasi prodotto venduto da uno store online.


CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE

Di admin