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All’inizio degli anni ’90 la tecnologia ha cominciato a raggiungere un livello sufficientemente avanzato tale da poter permettere di creare dispositivi portatili che possiamo considerare a tutti gli effetti come gli antenati degli smartphone attuali: le agende digitali. Chi è stato appassionato di tecnologia sin dai primi anni della sua adolescenza, ricorderà con piacere quanto oggetti come gli organizer digitali di Casio o i primi Palm Pilot fossero desiderati e ricercati (ma probabilmente vi siete dovuti accontentare di un Data Boy!), spesso lontani dalla portata dei più.

Un altro dispositivo portatile molto in voga a quel tempo era il Game Boy, la console portatile di Nintendo che dal 1989 in poi ha stravolto il mercato con un prodotto valido, accessibile e in grado di offrire accesso ad una sconfinata libreria di software, grazie alle cartucce sostituibili. Al tempo le console portatili non presentavano funzioni accessorie oltre a quelle per cui erano state progettate (pensate invece alle possibilità offerte, ad esempio, da una PSP), ma come avreste reagito alla scoperta di un particolare accessorio in grado di trasformare il vostro Game Boy in una vera e propria agenda digitale?

Il dispositivo in questione non è mai giunto nelle fasi finali di produzione e distribuzione, tuttavia è realmente esistito. Il suo nome è WorkBoy (una sigla che ci fa capire subito l’intenzione di trasformare un Game Boy in uno strumento di lavoro) e grazie al canale YouTube DidYouKnowGaming abbiamo la possibilità di dare uno sguardo ad uno dei pochi (forse l’unico?) esemplari ancora funzionanti esistenti al mondo.


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Di admin