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La Cina è diventata il terzo Paese ad essere andato sulla Luna, seppur solo con un mezzo, unendosi a Stati Uniti e Russia. Il più grande obiettivo è stato raggiunto di recente con la missione Chang’e 5, grazie alla quale sono stati raccolti e portati a Terra campioni (2-4 kg circa) di terreno lunare. Parliamo di una missione complessa il cui successo è un chiaro segno del livello raggiunto dalla China National Space Administration (CNSA).

Anche le tempistiche risultano un indicatore fondamentale, poiché solamente due anni fa si indicava il 2020 per le missioni lunari più complesse. Ai tempi si parlò di 3 obiettivi primari: orbita, atterraggio e ritorno, e tutti e tre sono stati raggiunti. Ora si può guardare al futuro con progetti a lungo termine, peraltro già parzialmente pianificati secondo quanto affermato dal vice capo della CNSA, Wu Yanhua.

L’agenzia ha delineato un programma di massima che ancora una volta sintetizza 3 obiettivi fondamentali da raggiungere entro il prossimo decennio: rilevamento, costruzione e impiego. Il primo prevede un incremento delle missioni di esplorazione spaziale, non solo lunari, al fine di studiare meglio la geologia dei corpi celesti più vicini a noi e le radiazioni presenti nello spazio. Il passo successivo prevede la costruzione di infrastrutture lunari, che un giorno consentiranno una presenza umana a lungo termine. Questo secondo obiettivo include anche lo studio di soluzioni che permettano l’approvvigionamento di acqua e la fornitura di elettricità.


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Di admin