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Nei giorni scorsi ci sono state delle forti proteste da parte dei dipendenti degli stabilimenti indiani di Wistron, dedicati alla produzione degli Apple iPhone SE di seconda generazione, sfociate in una vera e propria guerriglia con uffici e impianti messi a soqquadro, auto capovolte e vetrine frantumate. Circa 2.000 dipendenti sono stati coinvolti e 100 sono stati trattenuti dalle autorità.

Al centro della rivolta ci sarebbe stato il mancato rispetto delle condizioni salariali da parte della Wistron che non avrebbe corrisposto lo stipendio ai dipendenti nella misura pattuita dai contratti di lavoro. I danni sarebbero stati comunque inferiori alle stime iniziali: secondo un’analisi svolta dall’azienda, le perdite reali ammontano tra i 7 e i 3,5 milioni di dollari.

Apple avrebbe già aperto un’inchiesta interna per capire se Wistron ha violato o meno le linee guida dei fornitori in merito alla gestione della forza lavoro ma un rapporto delle autorità dello stato del Karnataka ha fatto chiarezza sull’accaduto rilevando che l’impianto di produzione ha sfruttato i suoi lavoratori con salari insufficienti, cattive condizioni di lavoro e orari irregolari.


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Di admin