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Huawei è di fronte ad una svolta epocale, un cambiamento che forse col tempo sarebbe avvenuto comunque, ma che il ban USA ha reso urgente ed accelerato. Come sappiamo, prima l’azienda cinese si è vista negare la possibilità di includere i Servizi Google sui propri smartphone, e poi è stata colpita anche lungo la catena di approvvigionamento di componenti hardware. Un attacco frontale che ha costretto Huawei a correre ai ripari, e a farlo in fretta (vedi cessione di Honor, per consentire al brand di svincolarsi dalle restrizioni).

Il primo, importantissimo tassello dell’indipendenza a venire è sicuramente rappresentato da HarmonyOS, il sistema operativo proprietario che andrà a rimpiazzare Android, e che è sempre più vicino al debutto ufficiale: proprio ieri vi abbiamo mostrato le immagini relative alla versione 2.0 della beta che è già disponibile su numerosi smartphone, anche se attualmente il test sembra ristretto all’utenza cinese.

Ad ogni modo, non dovrebbe mancare molto prima di vedere un nuovo smartphone Huawei arrivare direttamente con la versione stabile di HarmonyOS. E quali portabandiera migliori potrebbero esserci, se non i nuovi flagship della serie P50? L’indiscrezione che arriva oggi dalla Cina, infatti, parla proprio di questo scenario: e dal momento che i top di gamma dovrebbero uscire nella prima metà del 2021, significa che la rivoluzione in casa Huawei è vicina.


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Di admin