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SpaceX ha fatto da apripista con Starlink, Amazon non ha voluto perdere terreno e ha avviato il Progetto Kuiper (qui per gli ultimi sviluppi) ed ora anche l’Europa sta pensando a sfruttare l’orbita terrestre bassa per collocare una costellazione di satelliti che forniranno connettività Internet. Allo stato attuale il progetto è molto più arretrato rispetto a quello di SpaceX e Amazon: stando a quanto riportato da Business Insider, l’Unione Europea ha approvato uno studio preliminare in vista dell’esecuzione del progetto: lo studio dovrebbe prendere il via ad inizio 2021, mentre la fase esecutiva sarebbe fissata per la fine dello stesso anno.

Un progetto – costo stimato di 6 miliardi di euro a carico dei fondi europei – i cui scopi sono simili a quelli Starlink e del Progetto Kuiper: i satelliti consentiranno di portare la connessione Internet nelle aree più disagiate. In verità c’è anche un altro obiettivo dichiarato: creare un canale di comunicazione sicuro alle autorità governative. Quest’ultimo riferimento e il progetto stesso può risultare troppo decontestualizzato se non lo si colloca nel più ampio sforzo compiuto dall’Europa per ridurre la dipendenza dalla tecnologia fornita da aziende extra-europee, anche a causa dei crescenti timori per la sicurezza. È un percorso avviato nel mercato dei semiconduttori, nell’ambito delle infrastrutture di comunicazioni terrestri – si pensi all’ostracismo nei confronti di alcune aziende cinesi – e ora anche in quelle satellitari.

Thierry Breton, Commissario europeo per il mercato interno, sarà a capo del progetto mentre tra i partecipanti figurano Airbus che guiderà un consorzio all’interno del quale ci saranno l’italo-francese Thales Alenia Space, la tedesca OHB SE, gli operatori satellitari Eutelsat Communications SA e SES SA e le aziende aerospaziali Telespazio e Arianespace.


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Di admin