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Il lancio dei nuovi sistemi operativi di casa Apple (tra cui iOS 14, macOS 11 e iPadOS 14) ha portato con sé la promessa di un’importante giro di vite per quanto riguarda la capacità di raccolta dei dati dell’utente da parte delle applicazioni e i servizi di terze parti.

Le modifiche sono così radicali che aziende del calibro di Facebook hanno cominciato a tenerne conto nelle proprie previsioni di bilancio, stimando un netto calo dei ricavi pubblicitari non appena tutte le misure adottate da Cupertino entreranno completamente in vigore (ci si aspetta che accadrà all’inizio del prossimo anno). Quando ciò accadrà, le applicazioni dovranno chiedere il consenso esplicito dell’utente prima di avviare ogni azione di tracciamento ed è quindi molto probabile che questo porterà ad una netta riduzione dei dati nelle mani delle aziende che gestiscono le app.

Facebook vede quindi in serio pericolo uno dei suoi business principali – ovvero la vendita di spazi pubblicitari mirati – e non ha mai nascosto la sua avversione nei riguardi della nuova politica che Apple si appresta a mettere in atto. L’ultimo attacco nei confronti della casa di Cupertino è comunque molto singolare, in quanto l’azienda controllata da Zuckerberg ha scelto di portarlo attraverso la carta stampata, più precisamente acquistando una pagina sui principali quotidiani statunitensi, tra cui il New York times, il Washington Post e il Wall Street Journal.


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Di admin