I Samsung Galaxy SmartTag acquisiscono concretezza grazie a un’ampia serie di rivelazioni e certificazioni che si sono accumulate in queste ultime ore. Abbiamo ben due visite alla FCC, una all’equivalente sudcoreana RRA e informazioni condivise da Tablet Monkeys e 91mobiles.Sintetizziamo il tutto nel modo più schematico possibile per evitare inutili ridondanze:

• Il codice modello è EI-T5300 (è una “i” maiuscola, non una “L” minuscola), e il nome è, come abbiamo già detto, Samsung Galaxy SmartTag. Non è al momento perfettamente certo che “Smart” e “Tag” saranno attaccate.
• I disegni schematici indicano che il gadget sarà di forma “squircle“, ovvero un quadrato con gli angoli smussati e i lati leggermente curvi, con diagonale di circa 5-6 cm.

• I tag saranno ovviamente compatibili con il servizio SmartThings Find, che è stato presentato recentemente e che è attualmente in fase di beta testing in varie parti del mondo.
• Gli SmartTag sono alimentati da una singola batteria “a bottone” CR2032, che è sostituibile dall’utente.
• Nelle certificazioni non ci sono riferimenti a connettività diverse dal Bluetooth LE: niente GPS, niente 4G e nemmeno la famosa UWB o Ultrawide Band, che dovrebbero invece usare le controparti Apple di cui si vocifera ormai da più di un anno.
• Il Bluetooth è tuttavia in versione 5.1, e rappresenta un netto passo avanti rispetto alle precedenti versioni perché permette ai dispositivi di comprendere la direzione da cui proviene il segnale. In teoria i tag dovrebbero quindi avere una portata di 400 m all’interno e addirittura fino a 1 km all’esterno (in condizioni ideali, naturalmente, che non si verificano quasi mai).
• I tag dovrebbero essere disponibili in due colori: nero e “avena”.
• Il prezzo dovrebbe essere di 15€.

Come abbiamo visto in precedenza, si suppone che gli SmartTag saranno lanciati il mese prossimo, insieme ai nuovi smartphone della famiglia Galaxy S21. Tuttavia al momento non ci sono ulteriori conferme su questo dettaglio.