Alla fine il tanto atteso test di volo ad alta quota è arrivato, Starship ha raggiunto 12,5 km di altezza per poi ritornare a Terra, il finale è di quelli col botto e nonostante la missione possa sembra apparentemente fallita, SpaceX afferma di aver centrato diversi obiettivi e si ritiene soddisfatta. Marte, stiamo arrivando! Ha twittato subito Elon Musk.
Starship SN8 è decollata dalla struttura di SpaceX a Boca Chica, in Texas, alle 23:45 del 9 dicembre secondo il nostro fuso orario. L’altitudine prefissata è stata raggiunta ma i problemi sono cominciati durante la fase di rallentamento.
Starship ha continuato il ritorno a Terra a peso morto cadendo orizzontalmente per buona parte del tempo, ma attenzione, non si è trattato di un comportamento anomalo in quanto risultava ampiamente previsto. Ed è qui che è entrata in gioco la manovra chiamata Belly-flop, quella che viene utilizzata per consentire il riposizionamento in verticale del razzo. Per metterla in opera si è tentata, con successo, la riaccensione dei motori che in collaborazione con il sistema di alette RCS (Reaction Control System) ha riportato la Starship al corretto orientamento per la fase di rientro.