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La tecnologia corre veloce e l’Europa non vuole perdere terreno in un mercato, quello delle infrastrutture di rete, che è in forte espansione. Quando ancora il processo di transizione dalle reti 4G a quelle 5G è in corso d’opera, si pensa allo step di sviluppo successivo, il 6G.

È un traguardo a cui diverse nazioni extra europee stanno già puntando molto – si vedano i progressi della Cina , della Corea del Sud, e del Giappone – ma l’Europa non vuole resta al palo. A partire da gennaio 2021 prenderà il via il progetto di ricerca europeo sul 6G Hexa-X. A guidarlo saranno Ericsson e Nokia, due aziende europee leader nel settore delle telecomunicazioni che avranno il compito di coordinare gli sforzi per definire i casi d’uso dei futuri sistemi 6G e per sviluppare la relativa tecnologia.

Ericsson mette già da ora nero su bianco le sei sfide che il progetto Hexa-X sarà chiamata ad affrontare: offrire soluzioni per incentivare la diffusione delle tecnologie dell’intelligenza artificiale e per l’apprendimento automatico, trovare soluzioni per l’interoperabilità dei dispositivi connessi e delle reti, attuare i progetti in modo ecosostenibile, offrire un’estesa copertura del servizio, garantire un’esperienza d’uso ineccepibile in termini di bitrate e capacità, ed infine assicurare la sicurezza dei dati personali che viaggiano sulle reti.


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Di admin