L’Europa vuole diventare meno dipendente dagli Stati Uniti e dall’Asia per quanto riguarda l’approvvigionamento di processori e semiconduttori, componenti indispensabili per realizzare dispositivi connessi ad internet e dedicati all’elaborazione dei dati. Per raggiungere questo obiettivo l’Unione Europea all’inizio dell’anno ha deciso di stanziare 145 miliardi di euro allo sviluppo di progetti digitali – circa 1/5 del fondo per la ripresa economica dalla pandemia.
L’Italia e altri 12 nazioni europee (Germania, Francia, Spagna, Belgio, Croazia, Estonia, Finlandia, Grecia, Malta, Paesi Bassi, Portogallo e Slovenia) uniranno ora le loro forze per impiegare questi fondi per finanziare progetti di sviluppo di processori e semiconduttori.
In una recente dichiarazione il gruppo di Stati ha dichiarato: