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Lo smartphone crea dipendenza, soprattutto nei giovani. Non è certamente un notizia inedita, ma la recente ricerca condotta dall’Osservatorio scientifico dell’associazione no profit “Social Warning-Movimento Etico Digitale” lo ribadisce fornendo dati dettagliati sul rapporto simbiotico tra i ragazzi minori di 18 anni e lo smartphone. Uno spicca su tutti: otto ragazzi su dieci, con età compresa tra gli 11 e i 18 anni, trascorrono su più di quattro ore al giorno sui social utilizzando lo smartphone. Tradotto equivale complessivamente a due mesi all’anno.

È una dipendenza di cui sono consapevoli, visto che la metà (52%) dei giovani partecipanti alla ricerca ha confermato di aver provato a ridurre il tempo trascorso online, ma senza riuscirci; il 32% invece ha dichiarato esplicitamente di sapere che si tratta di un utilizzo eccessivo. Un parametro per quantificare quanto sia forte la dipendenza tra lo smartphone e i possessori più giovani è rappresentato dal numero di sblocchi giornalieri: sono in media 120.

Social, insieme all’ascolto di musica e alla visione di film, sono le principali attività che i ragazzi svolgono, spesso sino a tarda notte, e con una scarsa propensione ad essere interrotti: la metà dei ragazzi coinvolti nello studio ha sottolineato che ha risposto male o ha alzato la voce nei confronti di chi lo ha disturbato durante l’utilizzo dello smartphone. Secondo Davide Dal Maso, fondatore della no profit, si tratta di segnali che indicano chiaramente una vera e propria dipendenza dallo smartphone (nomofobia):


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Di admin