A una prima occhiata il successo di CD Projekt sembra essere capitato praticamente all’improvviso, grazie a un solo gioco: The Witcher 3 Wild Hunt. In realtà la genesi della software house polacca è stata un po’ più complessa e sfaccettata di così; ma rimane un caso più unico che raro che una software house di videogiochi diventi così rilevante a livello mondiale (la prima in Europa per fatturato, con buona pace di Ubisoft) con un numero estremamente ridotto di giochi immessi sul mercato.
Ancora più peculiare è il fatto che sia così benvoluta dalla community: viene considerata da quasi tutti un’alleata e un’amica, che rispetta e “coccola” i suoi clienti invece che cercare di spremerli con operazioni e iniziative quantomeno discutibili . Mi ricorda un po’ la id Software dei tempi d’oro, tra il primo DOOM e il terzo Quake. Anche all’epoca Carmack e soci divennero delle potenze con pochi titoli ma epocali, e un’attitudine “da buoni” in cui l’utente riceveva molto più di un semplice videogioco. Una politica del genere è molto difficile da portare avanti per un’azienda di videogiochi, e più in generale tech; ma finché dura, è una sensazione magica. Ricordate quando tutti amavano Google?
Con Cyberpunk 2077 è ormai in dirittura d’arrivo, ci è parso il momento giusto per ripercorrere un po’ la storia della software house polacca dalla sua nascita ai giorni d’oggi. C’erano una volta due studenti delle superiori…