Enel è disposta a cedere Open Fiber, a patto che Cassa Depositi e Prestiti ne prenda il controllo operativo. Ieri l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, nel corso della presentazione del piano industriale al 2023 ha sottolineato che “non è una questione di prezzo, ma soltanto di dettagli“.
“Da sempre abbiamo detto che il nostro compito in questa avventura cominciata quattro anni e mezzo fa era di cablare il Paese e far partire un processo che altrimenti non sarebbe mai partito. Ci siamo riusciti. L’obiettivo successivo è monetizzare, come abbiamo detto da sempre di voler fare, poiché il nostro intento non è diventare un operatore telefonico o di media. Quindi mi sento di poter dire: missione compiuta”, ha dichiarato Starace durante l’intervista rilasciata a Milano & Finanza.
L’ANTEFATTO
La rete unica (qui il quadro generale) piace al Governo e lunedì scorso la “moral suasion” nei confronti di Enel è stata ribadita con l’ufficialità di una lettera recapitata dal ministro del tesoro, Roberto Gualtieri e da quello dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, all’AD di Enel. In questa l’auspicio che l’azienda potesse contribuire al successo del piano di creazione di una rete unica.