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Google promette che diventerà la prima azienda al mondo completamente “carbon free” entro i prossimi dieci anni, accogliendo in un certo senso l’appello dei dipendenti lanciato l’anno scorso: significa che si alimenterà solo e soltanto con energia proveniente da fonti rinnovabili. È importante ricordare che il colosso del motore di ricerca è “carbon neutral” già da qualche anno: significa che emette ancora nell’atmosfera anidride carbonica, ma la compensa con altre iniziative ecologiche esterne. In effetti, Google ha “sovracompensato” talmente tanto che oggi risulta carbon neutral da quando è stata fondata, nel 1998.

Ma non basta: l’obiettivo di Google è insegnare al mondo ad andare avanti senza emissioni di anidride carbonica, la principale responsabile del cambiamento climatico che sta avendo ripercussioni su tutto il pianeta. Tra le iniziative che in concreto l’azienda intende portare avanti, si notano:

  • realizzare/aiutare a realizzare centrali elettriche da rinnovabili con potenza complessiva pari a 5 GW nelle regioni in cui vengono materialmente fabbricati i dispositivi Google;
  • condividere con i partner e i fornitori tecnologie, procedure, progetti e fondi per diventare a loro volta carbon free. Nel complesso l’azienda vuole aiutare 500 città a ridurre 1 miliardo di tonnellate di emissioni di anidride carbonica l’anno entro il 2030.
  • rimuovere anidride carbonica dall’atmosfera piantando alberi in modo intelligente e mirato – in altre parole: usare i dati per individuare quali alberi piantare, dove e quando.
  • concorso da 10 milioni di dollari per promuovere idee innovative in campo della sostenibilità per l’Europa
  • uso dell’AI (di DeepMind e non solo) per rendere più efficienti gli edifici. Le scoperte dell’AI saranno rese disponibili a tutti i principali costruttori e agli sviluppatori di software di progettazione e manutenzione degli edifici in tutto il mondo.

Google osserva che la lotta al cambiamento climatico passa anche attraverso i prodotti che sviluppa e vende. Si stima che i termostati Nest abbiano permesso di risparmiare nel complesso 50 miliardi di kWh nel corso degli anni; Maps aiuta a muoversi nelle città in modo sostenibile – a piedi, in bici o coi trasporti pubblici; su Google Flight è possibile ordinare i voli di interesse in base alle emissioni; e su Shopping vengono evidenziati i rivenditori che vendono prodotti sostenibili e ci sono opzioni di spedizione carbon neutral. Nel corso dei prossimi due anni, dice Google, iniziative come queste saranno sempre più diffuse.


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Di admin