Amazon Alexa vs Google Assistant: ad ognuno il suo | Video confronto
Amazon Alexa vs Google Assistant: ad ognuno il suo | Video confronto
Ora che dispositivi Amazon Echo e Google Home sono ufficialmente distribuiti in Italia, con comandi localizzati e servizi italiani, ha senso chiedersi quando è meglio scegliere l’uno o l’altro. Ci sono delle differenze tecniche (con uno o più altoparlanti, con 4 o con 9 microfoni, con fotocamera e display o senza nulla, e via dicendo) ma tutto il gioco si basa sui loro assistenti vocali: Amazon Alexa e Google Assistant.
Perché scegliere Amazon Alexa
Mi sono sforzato di usare entrambi per più di un mese, cercando di capire a chi indirizzare l’uno o l’altro. E mi sono convinto che Amazon Alexa sia più adatto ad una famiglia, a persone poco esperte, come strumento di controllo delle cose smart di casa (dalle luci alle valvole del termosifone, dal motore delle tapparelle alle videocamere di sicurezza) e come altoparlante per la riproduzione di musica. Questo perché supporta sempre più servizi di streaming (e, dal 17 dicembre, anche Apple Music), perché, a parità di prezzo, offre dispositivi Echo con altoparlanti migliori e jack in-out, e perché è più intuitivo, più accogliente, con il grosso vantaggio dell’interazione video in aggiunta a quella audio. Google, per dire, non ha ancora un prodotto con display paragonabile ad Echo Spot; il suo Home Hub non è venduto in Italia e non ha, comunque, una fotocamera per le videochiamate o per controllare una stanza.
Al di là di questi dettagli tecnici – ai quali, per il momento, c’è da aggiungere il supporto a più apparati ZigBee rispetto a Google per merito delle «Skills», aggiornate dagli sviluppatori ogni giorno in una comunità che le sta trasformando in un app store – al di là di questo, dicevo, è Alexa a fare la differenza.